La Piazzaforte di Ancona

I Forti di 1^ linea

 

I forti di prima linea avevano lo scopo di impedire al nemico di avvicinarsi alla città così da poterla colpire con le artiglierie. All’epoca della costruzione del Campo Trincerato di Ancona, si riteneva che 2.500 metri fosse una distanza sufficiente per ottenere tale scopo data la gittata dei cannoni allora in uso agli eserciti.

Considerando la struttura orografica del terreno, il piano di difesa della Piazzaforte portò alla costruzione di opere sul crinale delle colline che separano la valle del torrente Miano da quella del fiume Aspio. Furono pertanto realizzati i Forti Pezzotti e Lucarino sul Monte Acuto e i forti Montagnolo Torre e Montagnolo Chiesa sull’omonimo colle. Fu anche prevista la realizzazione di una postazione occasionale su Monte Dago da armare all’occorrenza.

La prima linea dei forti del Campo Trincerato di Ancona
 

Si trattava di opere realizzate prevalentemente il terra con pochi tratti di cortina in muratura così da sostenere il terreno che sovrastava il fossato. Erano di forma irregolare per adattarsi alla conformazione del terreno. L’unica costruzione in muratura realizzata fu la caponiera posta a difesa del fronte di gola del forte Pezzotti. Questo e il forte Lucarino, distante un centinaio di metri, erano uniti da una trincea così da realizzare un collegamento “coperto” tra le due postazioni.

Dopo la smilitarizzazione della città, i forti della prima linea furono i primi ad essere smantellati e venduti a privati. I terreni tornarono all’agricoltura, i fossati furono riempiti così che oggi si possono scorgere solo scarse tracce della loro presenza.

 

Planimetria del forte Montagnolo Torre


 

Ricostruzione di Forte Pezzotti con la caponiera (G. Luchetti)

La caponiera come si presenta oggi

Forte Lucarino – Ricostruzione di G. Luchetti