Lazare Nicolas Marguerite Carnot

 

 

Borgognone nato nel 1753 vissuto fino al 1823, era capitano del genio quando scoppiò la rivoluzione francese. Membro del Comitato di salute pubblica, nel 1793 diede alle operazioni militari tale indirizzo da meritare il titolo di organizzatore della vittoria. Per incarico avuto poi da Napoleone, di cui fu generale, scrisse sulla Difesa delle piazze un'opera, che ebbe un grande successo, storico e morale. Morì a Magdeburgo nel 1817, maresciallo di Francia.

Propose tre nuovi tracciati di fortificazione con lo scopo di migliorare le piazze esistenti in Francia ma non vennero mai applicati. Furono invece attuate altre sue proposte inerenti ai tracciati stessi, fra cui specialmente quelle delle batterie casamattate di mortai, dei rivestimenti staccati e dello spalto in contropendenza. Con queste proposte egli tendeva a rianimare la difesa, basandola sulle ripetute sortite, combinate con una grande quantità di tiri arcati diretti contro gli assedianti, che fossero già pervenuti sugli spalti della piazza.

Il merito principale del Carnot fu, a nostro avviso, di aver propugnato, come altri forse non fecero mai, la necessità della difesa esterna lontana. Fino dal 1790 i vantaggi di questa furono intravveduti dal Carnot ed erano già chiaramente impressi nella sua mente, tre anni dopo, nel maggio del 1793, quando scriveva al comitato di salute pubblica:" Les ignorants sont grands destructeurs de faubourgs; grands noyeurs de campagnes; tandis que les gents instruits sont grands conservateurs: au lieu de detruire les faubourgs, ils en font des postes avantageux a la defense de la ville".

Nel 1802 Carnot riprende, fissandola e sviluppandola maggiormente, la questione della difesa esterna. Debbono, egli dice, occuparsi tutti i punti vantaggiosi che circondano la piazza a gittata di cannone, al fine di costringere l'assalitore a forzare anzitutto questi punti, ciò che gli fa perdere del tempo e lo obbliga ad estendere eccessivamente le sue linee; ed aggiunge:" On ne doit point demolir les faubourgs des places menacees d'un siege. Je regarde, au contraire, jes faubourgs comme des postes avances qu'on peut defendre tres-longtemps, et dont la prise ne mene pas l'ennemi a quelque chose de bien important".

 

 

Questi principi ebbero numerose e felici applicazioni nelle difese che sostennero i francesi dentro le piazze che vennero assediate dagli eserciti della coalizione, al declinare della potenza napoleonica. Memorabili furono le difese del generale Rapp a Danzica (1813) e del maresciallo Davoust ad Amburgo (1813-14). Lo stesso Carnot potè nel 1814 tradurre in atto i principi che propugnava da più di 20 anni. Nominato governatore di Anversa all'avvicinarsi degli alleati che passavano il Reno, fece, appena giunto nella piazza, revocare l'ordine del suo predecessore, relativo alla distruzione dei sobborghi che cingono la città, e mise in stato di difesa Borgerhout, Berchem e Merxem, conservando così abitanti questi ricchi quartieri, pur destinandoli alla difesa da lui divisata. Ciò che gli valse l'eterna riconoscenza degli anversani, i quali innalzarono una statua al valente ingegnere ed all'eroico difensore della loro città.

Le casamatte proposte dal Carnot, convenientemente modificate, furono molto diffuse nel principio dello scorso secolo.