Iacopo (Giacomo) Fusto detto il Castriotto

Lapide a lui dedicata presente in Piazza Pascoli ad Urbino

 

Nato il 1510 e morto il 1562. Il secondo cognome (Castriotti o Castriotto o Castriota) lo assunse dalla moglie, perché sembra gli aggiungesse maggiore prestigio. Applicò al fronte bastionato molte opere addizionali esterne, fra le quali la tanaglia, e propose un fronte che venne più tardi imitato dal Vauban. Allievo di Gerolamo Genga, lavorò per la corte di Urbino, poi per il re di Napoli e per il papa, progettando mura difensive di diverse città del Lazio (Roma, Anagni, Sermoneta). Costruì molte fortificazioni in Francia, (fra cui quella di Calais), partecipando anche a storici assedi. Morì in Francia con il grado di ingegnere generale delle fortezze. Trai suoi meriti, quello di anticipare il principio della separazione degli organi di combattimento da quelli di sicurezza, e metterlo in opera proprio nelle fortificazioni di Calais (anticipando l'evoluzione avvenuta nel periodo della fortificazione contemporanea).