Antonio Ferramolino

Antonio Ferramolino (noto anche come Sferrandino da Bergamo e chiamato Hernan Molin dagli spagnoli) nasce a Bergamo sul finire del secolo XV (principio del XVI), allievo di Gabriele Tadino da Martinengo, che fu fortificatore e difensore di Rodi nel 1520, è una delle più belle personalità di ingegnere e di soldato, delle quali è ricca la storia dell'arte militare italiana del secolo XVI. Ingegnere al servizio dell'Impero in Sicilia, dal 1533 al 1550, creò le piazze di Siracusa, Agosta, Milazzo, Trapani, ed attese soprattutto alle fortificazioni di Messina e di Palermo, che cinse di baluardi meritevoli di ricordo nella storia dell'arte.

Nel 1538, dietro richiesta dei Ragusei, studiò l'afforzamento di Ragusa con progetti e modelli che non vennero poi eseguiti. Nel 1541, concesso dall'imperatore ai cavalieri di S. Giovanni per migliorare le difese di Malta, diede al Gran Maestro salutari suggerimenti ed eseguì in quella piazza lavori di rafforzamento che si manifestarono di grande utilità nell'assedio del 1565.

Nel 1550 andò in Africa con la flotta Spagnola e dirigendo le opere di oppugnazione contro Afrodisio o Mahadia, mentre ideava la costruzione di una galleria di mina di nuova forma, rimane ucciso da un colpo di archibugio. La sua opera maggiore fu senza dubbio la fortificazione di Palermo.