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Maurizio di Nassau principe d'Orange |
Vissuto fra il 1567 e il 1625, fu il fondatore della "scuola fortificatoria olandese". Uomo di guerra ma che aveva studiato scienza delle fortificazioni sotto Simon Stevino. Il Nassau mise a punto il sistema fortificato ottimamente esemplificato dalla piazzaforte di Koevorden, a ridosso del confine tedesco: una realizzazione che, per stare alle parole di un contemporaneo, "era giustamente reputata la più rinomata fortezza di tutto il Belgio, completa di rivellini, false braghe, vie coperte e di ogni altro accorgimento che possa contribuire all'efficienza di una fortificazione". Quando Koevorden, nel 1592, fu strappata agli Spagnoli da Maurizio d'Orange-Nassau, consisteva in un forte pentagonale bastionato, con baluardi di terra. Maurizio lo ricostruì quasi integralmente, completando l'opera intorno al 1605.
La città venne racchiusa in una cerchia di mura ettagonale, con un bastione ad ogni vertice; i bastioni erano sagomati in modo tale che il prolungamento della linea delle loro facce incontrasse la cortina muraria esattamente al centro della distanza compresa tra il bastione stesso e quello successivo anziché il fianco del bastione adiacente, come era di regola. Dirimpetto alla cortina, al di là, del fossato, vi era una specie di opere staccate, "rivellini o mezzelune" come diventerà usuale chiamarle, dalla sagoma a freccia e sagomati in modo che le loro pareti posteriori fossero il prolungamento della parete di controscarpa del fossato; questa parete, a sua volta, piegava decisamente in fuori, così da passare davanti alle facce del rivellino e da isolare questo tra due fossati: quello a filo della cortina e quello innestato sul precedente, proteggente il rivellino.
Purtroppo non è rimasto quasi nulla della vecchia città.
La pianta della Città di Koevorden