Tiburzio Spannocchi

Tiburzio Spannocchi da Siena, nato nel 1541 e morto a Madrid nel 1606. Ingegnere ed architetto. Figlio della nobile famiglia di banchieri de' Spannocchi, fu assunto alle dipendenze del cardinale Delfino a Roma, dove vi rimarrà sino al 1572. Nel 1575 fu incaricato dal Capitano generale della flotta pontificia Marcantonio Colonna di eseguire una ispezione alle piazzeforti nel centro Italia. Quindi nel 1577, seguì il Colonna, che era stato nominato Viceré di Sicilia, dove lavorò per due anni circa alla redazione di un carteggio su fortificazioni ed impianti urbani delle maggiori città, al fine di poter realizzare delle fortificazioni a difesa delle popolazioni dalle incursioni piratesche. A tal proposito, lavorò ad un progetto di fortificazione della rada interna del Borgo Antico di Taranto.

Così, precedendo Camillo Camilliani di circa un decennio e basandosi su alcuni principi (di facile reperibilità locale dei materiali di costruzione e della vicinanza dei centri commerciali e produttivi), progettò un sistema di torri che permettesse oltre alla difesa anche le segnalazioni con le altre torri e con il territorio retrostante. Produsse quindi l'opera intitolata Descripciòn de las marinas de todo el Reino de Sicilia (1578), attualmente conservata alla Biblioteca Nacional di Madrid. disegnò le fortificazioni di Brindisi e di Taranto. Dopo aver lasciato Siena attorno al 1570 ed essere stato alle dipendenze del principe Marcantonio Colonna si recò in Spagna (era conosciuto li come Tiburcio Spanoqui, Tiburcio Espanoqui o Tiburcio Espanochi) , dove lavorò per i sovrani Filippo II e Filippo III, che lo nominò Ingegnere Maggiore dell'Impero. Lavorò sulle fortificazioni di Cartagena, di Cadice e di Pamplona.

  Vedute di Fuenterrabia  progettata dallo Spannocchi