|
LANDRO |
Provincia di Bolzano |
Il forte subito dopo il conflitto
(Kaiserjagermuseum)
Nella zona del lago omonimo.
Fu eretto negli anni '80 del secolo scorso.
Armamento principale:
Tre obici da 100 mm. in torri corazzate nell'opera bassa e tre cannoni da 120 mm. in casamatta corazzata nell'opera alta .
Armamento secondario:
Quattro cannoni da 90 mm. nell'opera bassa ed altri due nell'opera alta.
Il forte nel 1917
Cenni storici:
Nacque come opera difensiva. Formava un accoppiata con il forte di Prato Piazza, con il compito di impedire eventuale infiltrazione da Cortina verso Dobbiaco. Anche in questo caso si trova lo schema a tenaglia, caro allo Stato Maggiore Austriaco. Fu disarmato subito dopo l'inizio delle ostilità con l'Italia, non subì danni notevoli da parte dell'artiglieria italiana. I suoi pezzi furono piazzati in seguito nei dintorni dellopera, in una più funzionale posizione di tiro. Durante la guerra era sede di un comando operativo. Nel 1936 lo Stato Maggiore Italiano lo identificava come possibile punto di difesa antigermanica. E' ora di proprietà del demanio militare e non può essere visitato internamente anche se abbandonato.
Altro scorcio del forte oggi
Notizie sull'opera:
Il forte di Landro è il più vasto dei forti in questo settore. E' composto da due opere distinte anche se allineate e disposte trasversalmente alla valle. L'opera inferiore è compatta, ampia, disposta su due ed anche su tre altezze diverse. Quella superiore è più contenuta e compatta. Entrambe costruite in blocchi di pietra squadrati. Nei periodi di maggior efficienza era affidato a una forza di circa quaranta uomini.
Vie d'accesso all'opera:
Da Cortina d'Ampezzo si esce dal paese e si prende la strada della Pusteria in direzione Cimabanche - Carbonin. Oltrepassata la località di Carbonin si arriva subito dopo al piccolo lago di Landro. Poco più avanti sulla destra si vede il forte.
Viaggio fotografico nel forte a cura di Marco Basilisco