Le Fortificazioni della Lombardia |
VALLEDRANE |
Brescia |
Il frontale dell'opera oggi
Foto di Tiziano Ferrari
E' posizionato sopra il lago d'Idro a quota m.831.
Armamento principale:
Sei cannoni da 149 A AP su cupole girevoli blindate.
Cenni storici:
Opera facente parte dello Sbarramento Giudicarie. I suoi obiettivi andavano dall'intera estensione del lago d'Idro alle alture fra Capovalle e la Valvestino, sulle quali correva il confine italo - austriaco e la prima linea del fronte delle Giudicarie. I suo cannoni intervennero più volte nei primi giorni di guerra poi, anche quest'opera segui un destino comune ad altre e venne disarmata. Dopo il conflitto venne dismesso dall'Esercito.
Recentemente è stato fatto un lavoro di ripulitura dalla vegetazione e si può visitare (con molta attenzione) sia all'interno che all'esterno. Naturalmente è stato depredato di qualsiasi parte "smontabile".
Il corridoio interno principale
Notizie sull'opera:
Trattasi di una delle costruzioni più grandi tra quelle italiane. Si sviluppa soprattutto in lunghezza, seguendo le pieghe del terreno e formando quindi diversi gradoni ( analogia con l’opera austriaca del Verle ). Le cupole non sono quindi disposte sullo stesso piano, ma a gruppi di due su tre terrazze a piani sfalsati. Pur non avendo subito danni dovuti alla guerra, presenta dei danni, dovuti per lo più all’opera dei recuperanti. Mancano quasi tutte le scale d’accesso al piano superiore e parte dello stesso piano. Perimetralmente si notano ancora due caponiere ( una terza e stata demolita ) con un fossato attorno. Era dotato di una cupola osservatorio posizionata nello stesso livello delle due cupole più alte.
Altra vista dell'esterno oggi
Vie d'accesso all'opera:
Dall’abitato di Idro, si seguono le indicazioni che portano al forte. Dapprima la strada sale in direzione di Treviso Bresciano per qualche chilometro e poi per altri due chilometri in direzione Valledrane. L’ultimo pezzo di strada è molto stretto e porta ad un piccolo parcheggio. Da qui, si percorrono a piedi alcune centinaia di metri e si arriva all’opera.
Altre foto disponibili
Particolare del forte
(Umberto Zoppelletto)