Batteria Bellavista - Strandbatterie |
Provincia di Trento |
Si trova poco a sud dell'abitato di Riva, sulla sponda occidentale del lago a pelo d'acqua.
I lavori iniziarono il 5 dicembre del 1912 e terminarono il 4 maggio del 1913.
Armamento Principale:
Quattro cannoni da 9cm Mod. 07 a tiro rapido distanti tra di loro 3,5mt
Cenni storici:
Compito dell'opera era quello di controllare l'entrata del porto di Riva agendo a tenaglia con la batteria aperta alla punta del Lido sul versante opposto. Era unita a questa da una linea di sbarramento formata da cavi d'acciaio sostenuti da boe galleggianti e delle mine che completavano l'opera rendendo impossibile l'entrata al porto. Il progetto nasce come postazione all'aperto con i pezzi schierati in barbetta dietro un parapetto in calcestruzzo. Solo dopo lo scoppio delle ostilità il Genio, provvederà alla costruzione della casamatta con le forme attuali dotandola di propria autonomia con una guarnigione capace di resistere anche ad un attacco prolungato nel tempo.
Notizie sull'opera:
Era chiamata anche Batteria della Madonnina. Progettista fu il capitano Lippmann già autore del forte Carriola e di alcuni lavori effettuati alla tagliata del Ponale. Mentre il direttore dei lavori fu il capitano Karl Bothe presente anche nella direzione dei lavori del forte Carriola. Il costo preventivato per la batteria fu di 37.000 corone, quello effettivo di poco inferiore. Casamatta con dimensioni massime di 18x8mt formata da un blocco ancorato alla roccia strapiombante con tetto a calotta tipica come forma delle batterie costiere, unico esempio nel panorama delle fortificazioni trentine. Era dotata di quattro cannoniere a pelo d'acqua, un posto di osservazione sopraelevato, due magazzini per le munizioni, le latrine, due cassoni per l'acqua (capacità 1mc cadauno). Era protetta a monte da un doppio giro di reticolati. La guarnigione era composta da 12 uomini. Era collegata telefonicamente col comando di Fortezza di Riva.
Vie d'accesso all'opera:
Dal centro di Riva ci si porta in direzione destra lago e si arriva al ristorante ospitato nel sito della batteria in corrispondenza della prima galleria della Gardesana.