CORNO |
Provincia di Trento |
Sorge nella parte alta delle Giudicarie Inferiori sul versante destro della valle a quota 1080 m.
Fu costruito tra il 1880 e il 1882.
Armamento principale:
Tre obici da 100 mm. in cupola corazzata girevole.
Armamento secondario:
Quattro cannoni da 120 mm. Mod. 80/86 in casamatta corazzata posti su cannoniera minima, due per piano. Altri due cannoni da 120 mm. Mod. 80/86 in casamatta sul fronte est. Da tre a cinque mitragliatrici scudate.
Vista dell'opera prima del conflitto
Cenni storici:
L'opera faceva parte della seconda fase di rafforzamento dei confini (1880/1892). Fu riattato e rimodernato tra il 1909 e il 1910. Allo scoppio del conflitto fu disarmato perché era considerato obsoleto, e i suoi pezzi furono piazzati all'aperto in località Peschiera. Nella seconda guerra mondiale ( 1940/1945 ) fu usato come postazione di mitragliatrici. E' ora proprietà privata. Il comune di Praso ha rilevato la proprietà del forte e ha effettuato il restauro dell'opera.
Va detto infine che è stato
ripristinato il sentiero che lo collega a forte Larino, più a valle, ricreando un itinerario della memoria.
Foto del forte
oggi (Alex Cingan)
Notizie sull'opera:
Essendo di costruzione più tarda del Larino, era già di diversa concezione e sostanzialmente più moderno. La pianta è irregolare e presenta due fronti principali, uno rivolto a sud e laltro ad est, un fianco rivolto ad ovest ed il fronte di gola rivolto a nord; la parte più occidentale era la più alta e comprendeva un fabbricato a due piani, ricoperto di terra (soluzione adottata in più opere, con lo scopo di attutire la potenza dei proiettili dartiglieria) e sostenuto da un muro; qui erano sistemati magazzini, dormitori ed altri locali di servizio. La parte più ad est era più bassa e comprendeva parte dellarmamento del forte. In un avvallamento a nord-est dell'opera, vi sono due caserme capaci complessivamente di circa 400 uomini ed una scuderia per 40 cavalli.
Lingresso con feritoie era nel fianco verso il monte. Il fronte di gola era costituito da un muro munito di feritoie. Esternamente a sud-est cè un piccolo fabbricato con feritoie formante un blockhaus. Era inoltre dotato di una cupola osservatorio fissa dausilio per i cannoni posti sullangolo nord-ovest e uno in cupola girevole per gli obici sul lato est. Un potente riflettore era posizionato in una cupola girevole. Aveva la possibilità di sbarrare la valle intera assieme al Cariola battendo i suoi eventuali angoli morti e non solo la strada come il Larino e gli altri della zona. Il rifornimento idrico era assicurato da un acquedotto che partiva dal Rio Revegler. Il colore della costruzione era grigio-verdastro
Vie d'accesso all'opera:
Da Trento si prende la strada delle Giudicarie in direzione Storo. Dallabitato di Lardaro ci si porta a Praso e attraverso la frazione di Sevròr tramite una strada carrozzabile si arriva al forte.
Come si vedeva del forte prima del recupero
Vedi immagini del forte Corno dopo il restauro conservativo