ROCCHETTA

Provincia di Trento

rocchetta foto d'epoca.jpg (163711 byte)Il forte Rocchetta in una foto dell' inizio del secolo

 

A nord del paese di Mezzolombardo all'inizio della Val di Non.

I lavori iniziati nel 1860 finirono nel 1864.

Armamento principale:

Undici cannoni da 160 mm. in casamatta su cannoniera minima non scudata, otto verso la Val di Non e tre verso Mezzolombardo.

Cenni storici:

Nel sito originale esisteva precedentemente il castello medievale della Rocchetta. Anche questa volta lo scopo di questa fortificazione era lo sbarramento delle vie che provenivano dal Passo del Tonale, Madonna di Campiglio e da Molveno e Andalo. Quest'opera aveva anche la funzione di tagliata stradale con un portone di ferro. Pur facente parte dei primi forti della cintura di Trento, venne sempre considerato validissimo. Ancora nel 1915 venne dotato di un pezzo di piccolo calibro a tiro rapido. Dopo la guerra venne trasformato in polveriera e affidato alla ditta Manganetti di Bassano con "l’incarico di disattivare e scaricare circa mezzo milione di bombe a mano". Saltò in aria il 27-12-1922 causando la morte di sei operai e di un soldato del 18° reggimento fanteria "Brigata Acqui". i suoi resti furono radiati dal Demanio Militare italiano il 22-09-1927 con R.D. n.2300 e due anni dopo demoliti per allargare la statale della Valle di Non.

rocchetta pianta.jpg (66628 byte)Schizzo austriaco della pianta dell'opera 

Notizie sull'opera:

Apparteneva alla prima ondata di fortificazioni. Come tutte le altre opere dell'epoca era costruita in pietrame del posto.La conformazione del terreno era favorevole alla difesa e quindi una tagliata era sufficiente a bloccare la valle. Dall'opera partiva una scalinata interna che si collegava alla strada per Cles.

Per la difesa ravvicinata si aprivano feritoie sui muri del forte. L'opera era su più piani e livelli ed aveva una pianta a forma di L i cui lati erano uno parallelo alla montagna, e l' altro si protendeva, a sbarrarla verso valle.

Circa 30 m. più sotto esisteva un posto di guardia collegato con l’opera principale.

Altre parti portavano alla formazione di un cortile centrale di disbrigo. L’approvvigionamento idrico avveniva tramite delle cisterne. Era collegata telefonicamente e telegraficamente con il vicino paese di Mezzolombardo. Erano presenti nell’opera cinque artiglieri comandati da un sottotenente e da un sergente ed era presidiato da 18 soldati della guarnigione di Trento.

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Vie d'accesso all'opera:

Dal paese di Mezzolombardo ci si dirige verso la Val di Non. Là dove la valle, giunta al termine, si restringe in una gola ed entrambe le strade che la solcano (sia superiormente che inferiormente ), sono separate dall’alveo del torrente Noce, esisteva il forte Rocchetta.

Non esistono tracce dell'opera, visto che i lavori per la sistemazione della strada della Val di Non cancellarono tutto ciò che rimaneva.

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