DOSS DI SPONDE

Provincia di Trento

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Vista aerea dell'opera

 

Sorge a monte del forte di Buco di Vela , verso Sopramonte, sulla sponda destra del fianco della valletta di Vela, a quota 540 m. nel territorio catastale di Sopramonte a km. 6 da Trento.

Costruito negli anni 1860 - 1862.

Armamento principale:

Due cannoni da 120 mm. M.61 in cannoniera puntate verso Cadine ( settore di tiro orizzontale di 46° ).

Armamento secondario:

Due cannoni da campagna da 80 mm. M.75

Cenni storici:

Era chiamato dagli austriaci Blockhaus Doss di Sponde. Non era una delle opere più importanti della cinta difensiva del capoluogo ma senz’altro una delle più espressive tra.quelle realizzate dal Genio Militare austriaco. La sua funzione più efficace fu quella di osservatorio. I pavimenti sono stati smantellati dai cercatori di ferro. Dopo il suo abbandono da parte del Genio militare italiano fu oggetto di devastazioni e gravi manomissioni tanto che dal 1949 mancano i serramenti, la copertura in tegole, le scale, i pavimenti ed altre opere di rifinitura. E’ stato radiato dal Demanio Militare italiano il 19-03-1949. E’ ora proprietà privata dal 13-02-1955 ma in stato di abbandono.   

       

Pianta dell'opera

Notizie sull'opera:

Orientato verso Cadine è costruito in pietra calcarea a corsi regolari, bocciardata fine nelle cornici dei fori cannonieri. La pianta è di m. 35 x 10.5. Il muro frontale delle casematte dei pezzi è di m. 1.90 di spessore. E’ interessante vedere nei forti più antichi, la cura quasi artigiana delle finiture. Muri di due metri. Volti di mattoni. Il lato verso Cadine è di due piani, mentre il lato opposto, quello dell'ingresso, è ad un solo piano. Piantato su roccia, una strada militare, ancora in buone condizioni, lo collega al forte Buco di Vela. Il lato nord ospitava un cortile d'armi. Un fossato ( largo 3 m. ) limitato a questo solo lato proteggeva l'ingresso. Una serie di feritoie per fucili, permettevano la difesa ravvicinata Lo spessore dei muri, nella parte frontale, raggiungeva 1.58 m. mentre gli altri erano di 1,00 m. e alcuni meno spessi. Nel 1900 fu riammodernato: fu aggiunta, nella parte sporgente dell’opera, una cupola girevole in acciaio   ( diametro 1,20 m. ) che serviva da osservatorio raggiungibile tramite una scaletta interna.

Il frontale dell'opera oggi  ( foto di Uli Mößlang )

 

Vie d'accesso all'opera:

Da Trento si risale la strada verso la località di Cadine fino a passare sotto il forte Buco di Vela. Si prende poi per Sopramonte, e subito prima dello stabilimento Segata a sinistra, su mulattiera che nell'ultimo tratto si innesta sulla vecchia strada militare risalente dalla valletta del Vela.