CARPENEDO

Provincia di Venezia

Il portale del forte con la caponiera


 

Nella zona di Mestre nella località omonima in via Vallon.

Fu costruito negli anni tra il 1883 e il 1885. 

Cenni storici:

E' stato costruito sul modello dei forti prussiani del colonnello Tunkler; nel 1886 era in corso di ultimazione forte Gazzera.  La sua ristrutturazione avvenne nel 1908 e si cerco di aggiornare l'opera per essere ancora valida tecnicamente.

Il Forte appartiene alla Finanza di Venezia ed è stato dato in gestione al Comune di Venezia che, a sua volta, lo ha affidato ad un Gruppo di Volontari che opera presso il Consiglio di Quartiere Carpenedo-Bissuola, garantisce l’apertura mensile con visita guidata per il pubblico e si occupa della sua manutenzione. Di recente ha promosso l’iniziativa di organizzare in una dependance del Forte un ambiente attrezzato per l’educazione ambientale; con l’ausilio della Forestale si fa carico delle nuove piantumazioni nelle "aree verdi" del Forte.

In seguito alla riproposizione del recupero dei Forti di Mestre, avviata con Forte Marghera inserito nel futuro Parco di San Giuliano, si è costituito un Coordinamento dei Gruppi Volontari dei Forti, per organizzare e gestire le diverse iniziative di riutilizzo delle strutture difensive e delle aree verdi e dei corsi d’acqua ad essi annessi o adiacenti. 

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Pianta austriaca dell'opera prima del riammodernamento

 

Notizie sull'opera:

Tutti i forti progettati in quegli anni hanno una forma poligonale (di sei lati il forte Carpenedo) e sono circondati da un largo fossato largo fino a 15 metri e profondo almeno 2 metri. Il livello dell’acqua doveva essere costante per non inondare le caponiere attraverso le loro feritoie, ma doveva essere consentito un controllo manuale del livello attraverso delle chiuse. Era una forma tipica usata nelle opere austriache anche della piazza di Verona.  I progettisti dell'epoca non riuscivano ancora ad uscire da quello schema tipico usato per molti anni.  Malgrado tutto le necessità della guerra moderna imposero una rivisitazione delle stesse opere.
Il responsabile del progetto di ristrutturazione del forte fu del capitano del Genio militare Ing. Castrogiovanni. 

L’area del forte di Carpenedo è di 15,2 ettari e dista da Forte Marghera 4,2 km in linea d’area. Al Forte erano annesse delle Servitù militari. La procedura era stabilita da un Regio Decreto del Regno di Sardegna del 19-10-1859; vi erano tre zone di rispetto, delimitate da tre poligoni intorno al forte, distanti rispettivamente 250 m, 250 m e 500 m.

Nella prima zona vi era il vincolo assoluto di non edificabilità, nella seconda zona erano consentite solo attività agricole, nella terza piccoli annessi per gli attrezzi agricoli.

In questo modo si controllava l’attività edilizia ed agricola per 1 km. Tali disposizioni erano previste per legge ed erano esposte in Comune, ma avevano bisogno dell’autorizzazione dei proprietari interessati al vincolo; i proprietari, tuttavia, per protesta disertavano le convocazioni comunali.

Il vincolo diminuiva il valore commerciale delle aree e le amministrazioni comunali appoggiarono le proteste dei proprietari e non imposero sanzioni in quanto: "il vigente codice civile non ammette che venga menomata, deprezzata, la proprietà altrui senza un conveniente indennizzo".

 

I fori delle cupole sul traversone centrale


Vie d'accesso all'opera:

Dall'abitato di Mestre si seguono i cartelli con il nome del forte e ci si porta in zona Carpenedo, via Vallon dove si trova l'opera.

 

Immagini 2012

Immagini panoramiche 2012