BATTERIA E. DANDOLO

Provincia di Venezia

Parte del frontale dell'opera

 

Nella laguna di Venezia, sul litorale di Pellestrina in località S. Maria del Mare.

Fu costruita nel periodo 1909 ed il 1913. 

Armamento principale:

Due cannoni da 305/50 forniti dalla Armstrong di Pozzuoli ( la quale si era aggiudicata la fornitura delle sei bocche da fuoco destinate alle batterie veneziane già nel 1908 ). 

Armamento secondario:

Due pezzi da 76/40 antiaerei ( collocati durante la seconda guerra mondiale ). 

Cenni storici:

Faceva parte del Gruppo San Pietro in Volta comandato dal maggiore Borgia. Dopo le esperienze ricavate dal conflitto russo-giapponese di pochi anni precedente, avevano convinto sempre più gli Alti Comandi della necessità di prepararsi a combattimenti a lunga distanza con moderne artiglierie pesanti in azione anti-nave. Oggigiorno si trova all’interno di una comunità ed i suoi locali sono usati come laboratori ( solo al pianterreno ). Tutti gli altri accessi sono stati murati e sono inaccessibili. 

 

Ad oggi la batteria si trova all'interno dell'area di cantiere del sistema MOSE è non è più accessibile

 

Foto attuale della batteria (2012 Alessia Boscolo)

 

Notizie sull'opera:

Prese il suo nome dalla nobile famiglia veneziana, di cui fecero parte quattro Dogi, fra i quali Enrico, conquistatore di Costantinopoli e condottiero nella quarta Crociata.

Il frontale della batteria Dandolo si differenzia dalla San Marco per la mancanza dell’ arrotondamento verticale del centro della facciata e dalla mancanza delle pietre angolari .

E’ da notare che la duna di sabbia che proteggeva la parte verso mare dell’opera non è stata rimossa (non si conosce la situazione ora che c'è il cantiere del MOSE).

Faceva parte della difesa costiera italiana durante la prima guerra mondiale.

Nel 1914 vi era dislocata la 2a Compagnia, 5° Regg. Art. fortezza. 

Vie d'accesso all'opera:

Si può accedere alla località di S. Maria del Mare sia da Venezia che da Chioggia tramite vaporetto. Arrivati al punto di sbarco si oltrepassa a sinistra la casa di riposo e subito dopo si prende un viale, sempre sulla destra. Essendo una proprietà privata, bisogna chiedere di Suor Elena, responsabile dell’area (come già detto non è più possibile).

 

Altra vista del frontale della batteria

 

 

Pianta dell'opera