BATTERIA  VETTOR  PISANI

Provincia di Venezia

 

 

Rassegna stampa dedicata

 

Orazio: «Sì al recupero della Vettor Pisani»
la Nuova di Venezia — 13 settembre 2004 pagina 16 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. «La Vettor Pisani e le altre Batterie stanno letteralmente vivendo una fase di degrado sempre più deprimente per l’incuria e la mancanza di igiene. Che l’amministrazione intervenga». Alessandro Trabucco, responsabile Sdi cultura e ambiente per Cavallino-Treporti lancia l’allarme degrado delle strutture storico-militari note come Batterie disseminate sul litorale. «C’è vegetazione dilagante con rovi e sterpaglie dappertutto - commenta Trabucco - per non dire degli interni lasciati alle immondizie di ogni genere, poi le strutture murarie stanno lentamente andando in rovina. La costruzione della Vettor Pisani fu avviata nel lontano 1912 e dopo essere stata dismessa ci vissero alcune famiglie per diversi anni. Invito quindi l’amministrazione comunale a provvedere alla sistemazione di tali preziosi testimoni della nostra storia». «Il caso ha voluto che proprio il giorno il cui Trabucco denunciava il degrado della Batteria Pisani a Cà Vio - ha replicato il sindaco Claudio Orazio - io abbia dato il via, grazie all’impegno dei volontari della Protezione Civile, alla pulizia del manufatto di proprietà demaniale, pur in assenza di un formale atto di concessione, decidendo di procedere comunque al recupero della Batteria». L’opera di pulizia proseguirà fino al 24 ottobre, data di apertura della Batteria alla visita dei cittadini. A questo proposito il sindaco Orazio ha lanciato un appello: tutti coloro che sono in possesso di fotografie e documenti attinenti alla Batteria, compreso quando è stata utilizzata come residenza, dovrebbero rivolgersi alla biblioteca comunale. Ciò per consentire di inaugurare una mostra sulla Batteria. (f.ma.)

«I forti in stato di abbandono»
la Nuova di Venezia — 28 settembre 2004 pagina 35 sezione: PROVINCIA

PUNTA SABBIONI. «In mezzo a sterpi, tetti pericolanti e scritte indecenti, cinquanta turisti italiani e austriaci hanno visitato la Batteria Amalfi. Oltre a criticare il totale degrado, ci hanno chiesto perché il Comune non ha ancora salvato i forti dalla distruzione». Non nascondono il loro imbarazzo, Furio Lazzarini, ricercatore storico ed esperto di fortificazioni costiere, e Alfredo Tormen, che hanno fatto da accompagnatori agli iscritti dell’associazione «Il Piave 1915-1918». «Non capisco da chi o da che cosa dipenda questo stato di degrado e abbandono - denuncia Tormen - la legge sulla tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale da anni dispone la tutela e valorizzazione dell’Amalfi e degli altri manufatti ex militari della Grande guerra. I forti sono le ultime testimonianze rimaste della battaglia del Piave, e potrebbero attrarre turismo culturale di qualità, diverso ed alternativo a quello già esistente a Cavallino-Treporti». «Vero - ironizza Lazzarini, presidente dell’associazione «Forti e musei della costa» - solenni promesse e proclami ne abbiamo ascoltati parecchi ma poi tutto è tornato nel dimenticatoio. Già dal 1997 si erano avviati interventi di ripulitura e di manutenzione conservativa all’Amalfi e alla Vettor Pisani, ma poi tutto è tornato come prima, se non peggio. Ma quanto mi ha maggiormente contrariato è il mancato coinvolgimento di «Forti e musei della costa» che risale a pochi giorni fa, nei lavori di pulizia intrapresi dall’amministrazione alla batteria Pisani, prevedendo per giunta una visita guidata conclusiva e una mostra sul tema il 24 ottobre, notizie che l’associazione ha appreso solo dai giornali». Presenti alla visita anche alcuni reduci che prestarono servizio all’Amalfi durante la Seconda guerra mondiale, tra cui Aldo Bodi di Ca’ Ballarin e Raoul Ferraresi di San Donà. «Queste artiglierie - ricordano - erano in grado di lanciare granate, alte quanto un uomo e pesanti 875 chili, a quasi venti chilometri di distanza, con una precisione tale da stupire lo stesso nemico». (Francesco Macaluso)

Senza Titolo
la Nuova di Venezia — 28 ottobre 2004 pagina 36 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO Batteria Pisani Prevista per il secondo sabato di novembre la seconda operazione di pulizia della batteria Vettor Pisani da parte della protezione civile. Chiunque volesse partecipare è il benvenuto. SANITA’ Le farmacie Le farmacie di turno fino al 29 ottobre: Jesolo: Joppi, piazza Iº Maggio 10. Ca’ Savio: Zorzetto, via Fausta 68. Guardia medica; Jesolo: 0421-953283; Cavallino Treporti: 041-5300214. Emergenze: 118. Ospedale di Jesolo: 0421-388411.

Ca' Savio, domani si visita la batteria «Vettor Pisani»
la Nuova di Venezia — 04 dicembre 2004 pagina 41 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. Domani mattina la batteria «Vettor Pisani» di Ca’ Savio sarà aperta al pubblico con una cerimonia in occasione della ricorrenza di Santa Barbara. Amministrazione comunale, «Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo di Treporti», civici pompieri volontari e Esercito Italiano della Base Logistica di Ca’ Vio invitano alla cerimonia di apertura chiunque volesse partecipare. La batteria «Vettor Pisani, fortificazione militare da costa risalente alla prima guerra mondiale, a suo tempo armata con sei obici lunghi, è stata resa agibile grazie al lavoro di pulizia, bonifica e ripristino dei volontari della protezione civile dei comuni di Cavallino-treporti, Ceggia, Meolo, Mestre, Musile di Piave, Pellestrina, San Erasmo. Alle 9.30 è prevista la visita guidata alla batteria, alle 11 una dimostrazione dei volontari civici pompieri e della Croce Verde di Cavallino-Treporti. (f.ma.)

Cavallino, esercitazione antincendio per i vent'anni dei civici pompieri
la Nuova di Venezia — 08 maggio 2005 pagina 43 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. Il gruppo dei civici pompieri di Cavallino-Treporti quest’anno è arrivato a spegnere le venti candeline. Vent’anni di impegno nel volontariato impiegando il proprio tempo libero al servizio della gente, ricorrenza per la quale saranno organizzate manifestazioni nell’arco di tutto il 2005, e che sarà celebrata anche oggi dalle 9 con una dimostrazione addestrativa di antincendio boschivo. La simulazione con l’impiego di tecniche particolari di spegnimento si svolgerà a Ca’ Savio in via Vettor Pisani nello spazio antistante l’omonima batteria recentemente ripristinata, grazie al lavoro dei volontari della protezione civile. Ma ecco il programma della giornata che partirà stamattina alle 9 con l’arrivo degli ospiti in loco, dalle 9 alle 9.45 si svolgeranno delle visite guidate alle fortificazioni del litorale, alle 9.45 saranno presentati ai presentu i mezzi e il personale impiegato nella manovra. Alle 10 il comandante del gruppo dei civici pompieri di Cavallino-Treporti, Paolo Gregolin, darà il via alla dimostrazione antincendio che durerà poco più di mezz’ora. Alle 10.40 si terrà il saluto delle autorità con il finale della manifestazione e l’aperitivo. (f.ma.)

Riconosciuti l'ambito turistico e il distretto agroalimentare
la Nuova di Venezia — 08 settembre 2005 pagina 31 sezione: PROVINCIA

CA’ SAVIO. Un’improvvisata visita alla batteria «Vettor Pisani», recentemente acquistata dal Comune, ha fatto da sfondo alla visita della Regione alla «ritrovata» Cavallino Treporti. La località vuole il suo ambito turistico, al pari di Bibione e Caorle, Jesolo ed Eraclea, Chioggia e Sottomarina, quindi Venezia. Ma ieri è stato annunciato anche il distretto agroalimentare, sistema per accedere a nuovi fondi pubblici a sostegno di quelle che sono le tipicità di Cavallino Treporti, dove gli ortaggi sono ormai noti in tutto il mondo. Il sindaco Vanin, abito scuro severo e camicia aperta casual- ha introdotto gli argomenti affrontati diciamo «a volo d’uccello». «Abbiamo parlato di piano particolareggiato per l’arenile - ha precisato - di variante Palav e di piano per l’assetto territoriale, il Pat. L’ambito turistico dovrà riconoscere una nostra peculiarità nel sistema turistico locale, Stl. Poi stiamo studiando la futura promozione nell’ottica di un vero consorzio. Per quanto riguarda San Felice e Pordelio vorremmo l’ingresso negli accordi di programma con il Magistrato alle Acque per interventi di viabilità, nuove infrastrutture per valorizzare queste zone e in generale la bellezza di questo panorama sulla laguna». Infine sono stati toccati gli argomenti del distretto agroalimentare e dell’ingresso di Cavallino Treporti nell’Obiettivo 2 per accedere a nuovi fondi europei. Il vice presidente Luca Zaia ha confermato le ambizioni della città: «Cinque milioni e mezzo di presenze, capitale internazionale dei camping e del verde, Cavallino Treporti - ha scandito Zaia - ha tutte le carte in regola per l’ambito turistico, che spetta oltretutto per legge». (g.ca.)

Il Litorale nord rivisto dagli urbanisti
la Nuova di Venezia — 08 febbraio 2006 pagina 35 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. La batteria Vettor Pisani trasformata in un cinema all’aperto, o il collegamento dei forti con percorsi ciclabili, oppure ancora, la creazione di un terminal a basso impatto ambientale a Lio Piccolo. Queste e altre proposte sono contenute nei lavori di progettazione realizzati dagli studenti dello Istituto universitario di architettura Venezia (IuaV) che hanno progettato la valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Cavallino-Treporti. La presentazione dei lavori si terrà oggi alla sala ex centro civico a Cà Savio, anche se gli studenti e i docenti universitari che hanno partecipato all’esperienza saranno presenti già dalle 10 del mattino. Al pomeriggio si terrà quindi l’incontro «Lio Piccolo - cultura e ambiente tra laguna e mare», per la presentazione delle ipotesi di recupero e gestione del borgo di Lio Piccolo e del sistema di forti che vedrà l’intervento di autorevoli relatori tra cui il coordinatore dell’iniziativa, l’assessore ai Progetti e finanziamenti comunitari Angelo Zanella, Giancarlo Pegoraro (Gal Venezia Orientale), Dino Bonato (responsabile del Progetto Comune Cavallino-Treporti), i docenti Iuav Pierluigi Grandinetti, Giorgio Lombardi ed Eugenio Vassallo, Ziva Deu dell’Università di Lubiana, lo storico Furio Lazzarini, Renzo Lazzarini (associazione Borgo Lio Piccolo), Piergiorgio Baroldi (associazione Forti e Musei della Costa), Michele Busarello (associazione Tra Mar e Laguna), Aldo Roscioni (Hotel Fortino Napoleonico Portonovo), Giovanni Salmistrari (Ance Venezia) e Paolo Bertolini, presidente del nuovo consorzio di promozione turistica di Cavallino-Treporti. Obiettivi del progetto sono il recupero integrato degli edifici pubblici che fanno capo al complesso di Lio Piccolo e del sistema di fortificazioni presenti nel territorio comunale. Strutture che potrebbero essere destinate a funzioni ricreative, didattiche e turistiche con la creazione di itinerari alternativi che valorizzino l’ambiente e ne permettano una fruizione turistica. Un progetto che coinvolge molti partner italiani e sloveni: Demanio di Venezia, Provincia, comune di Caorle, Iuav Venezia, Sovrintendenza di Venezia e laguna, Gal Venezia orientale, comune di Capodistria, comune di Pirano e facoltà di architettura di Lubiana. (Francesco Macaluso)

Batteria Pisani bonificata prima di ospitare il museo
la Nuova di Venezia — 28 marzo 2006 pagina 39 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. La batteria Pisani sarà bonificata da possibili ordigni prima di trasformarla in museo sulla sua storia. I primi di aprile una speciale spedizione di storici e appassionati di cimeli bellici passerà ai raggi X fino a 4 metri di profondità la piazza d’armi della batteria Vettor Pisani di Ca’ Vio. Il cortile interno alla fortificazione di 2500 metri quadri sarà setacciato con speciali metal detector a profondità variabili che daranno una scansione dettagliata del terreno svelandone i segreti. «Per prima cosa verificheremo - spiega il presidente dell’associazione «Forti e musei della Costa», Furio Lazzarini - se ci sono ordigni inesplosi mettendo in sicurezza l’area. In secondo luogo cercheremo reperti storici e cimeli che saranno donati al Comune di Cavallino-Treporti». Saranno delimitate delle aree quadrate nel piazzale interno alla batteria chiuso dalla cinta muraria dove le squadre dell’associazione «Il Piave 1915-18» guidata da Alfredo Tormen utilizzeranno apparecchiature sensibili fra cui un metaldetector stratigrafico che con il suo radar scansiona fino a 4 metri di profondità. Intanto si è svolta una visita alle fortificazioni del litorale. Accolti dalla vicesindaco Roberta Nesto e dal presidente dell’associazione Furio Lazzarini, che li ha guidati fra le torri telemetriche, il Forte Vecchio, la batteria Amalfi, la Vettor Pisani, sono giunti a Cavallino circa 70 associati del gruppo storico «La grande guerra» di Mogliano. (Francesco Macaluso)

Senza Titolo
la Nuova di Venezia — 05 aprile 2006 pagina 30 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO Batteria Pisani L’8 aprile l’associazione storico-culturale «Forti e Musei della costa» e l’associazione «Il Piave 1915-1918» assieme al Comune daranno il via all’operazione Pisani. Trenta volontari effettueranno scansioni del terreno a varie profondità mediante l’uso di diversi tipi di metaldetector alla batteria «Vettor Pisani» a Ca’ Vio. Si inizia alle 10.

Batteria Pisani, disaccordo sull'utilizzo della struttura
la Nuova di Venezia — 09 aprile 2006 pagina 37 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. Parti di elmetto, una baionetta, numerosi proiettili di vari calibri, da pistola, da fucile e un bossolo da 20 mm per la contraerea. Oltre a vari oggetti della vita quotidiana, come gavette, fibbie, una grattugia, una moneta da 2 lire con l’effige del duce, un pettine d’alluminio e persino una scatoletta di carne del 1915». Il presidente dell’associazione «Il Piave 1915-18» Alfredo Tormen descrive i resti della vita quotidiana dei tanti militari che per oltre mezzo secolo hanno calpestato il piazzale adunata di della batteria Vettor Pisani. Il tutto portato alla luce da un’equipe di appassionati di cimeli che ieri si sono dati da fare con vari metal detector. «Questi reperti - ha commentato il vicesindaco Roberta Nesto - saranno raccolti in una bacheca ed esposti in Comune in attesa di una più dignitosa struttura museale nella batteria stessa». «Presto si avrà la titolarità comunale della struttura - ha commentato Piergiorgio Baroldi, consigliere dell’associazione «Forti e Musei della costa» organizzatrice dell’evento - auspichiamo che sia l’inizio per riuscire a creare un circuito museale delle fortificazioni militari a partire dalla batteria Pisani in collaborazione con prestigiose istituzioni veneziane». «Con un po’ di amarezza - ha continuato il presidente dell’associazione Furio Lazzarini - ho visto succedersi numerose amministrazioni comunali, provinciali e regionali e nessuno ha mai fatto nulla. Il nostro timore è che, spenti i riflettori dei media, le idee ristagnino e rimangano immobili. Con il Comune abbiamo divergenze sull’utilizzo delle strutture. Il punto di partenza è quello del circuito museale sulla storia di questi luoghi. Il Comune predilige invece un uso promiscuo fra varie associazioni della batteria che non condividiamo». (Francesco Macaluso)

Un convegno per valorizzare il territorio
la Nuova di Venezia — 06 luglio 2006 pagina 34 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. Un teatro a gradoni di fronte alla batteria Vettor Pisani per contenere cinema ed eventi all’aperto, il collegamento dei forti con percorsi ciclabili e approdi a basso impatto ambientale per raggiungere i borghi lagunari. Queste e altre idee per migliorare Cavallino-Treporti sono contenute nei lavori di progettazione realizzati dagli studenti dell’Istituto universitario di architettura Venezia (IuaV) descritte in alcuni plastici che saranno presentati a Ca’ di Valle, dove domani, con inizio alle 15, si terrà anche il convegno «Progetti per un’idea di parco» al centro vacanze Union Lido, l’atto conclusivo del più articolato programma Interreg Italia-Slovenia intitolato «Lio Piccolo. Cultura e ambiente tra laguna e mare». Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione dei manufatti storico-culturali presenti nel litorale caratterizzato dallo sviluppo dei borghi lagunari come Lio Piccolo. Ecco il programma del convegno (ore 15): saluto del sindaco Erminio Vanin e interventi del dirigente beni culturali Regione Fausta Bressani, dell’assessore provinciale al turismo Danilo Lunardelli, di quello comunale Angelo Zanella, di Dino De Poli (Cassamarca), del professor Pierluigi Grandinetti (Iuav), della professoressa Ziva Deu (università di Lubiana), dell’architetto Franco Tantucci (Agenzia del demanio), del professor Marco Pretelli (Sovrintendenza). Chiudono la seduta il dibattito e le conclusioni del vicesindaco di Cavallino, Roberta Nesto. (f.ma.)

«Puntare sul turismo culturale per prolungare la stagione»
la Nuova di Venezia — 21 maggio 2008 pagina 35 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. «Per prolungare la stagionalità del litorale bisogna investire sul turismo culturale trasformando in percorso museale d’eccellenza le imponenti ex fortificazioni militari di Cavallino-Treporti». Ne è convinto Furio Lazzarini, presidente dell’associazione «Forti e Musei della Costa». «L’obiettivo - spiega - è creare un circuito di contenitori museali, tra cui le torri telemetriche, la Vettor Pisani, la batteria Amalfi, il Forte Vecchio, nel quale, oltre ai contenuti che possono essere storici, etnografici - come pesca tradizioni, caccia, agricoltura - naturalistici e artistici, gli edifici storici diventerebbero essi stessi oggetti di approfondimento culturale delle visite». «E’ ora - ha continuato - di partire con la pianificazione del percorso museale smettendo di bloccare gli unicum del litorale. Le difficoltà iniziali sono legate alla proprietà degli immobili stessi che appartengono ai demani marittimo e quello militare, all’intendenza di finanza. Alcuni di questi come il Forte Treporti, sono ora occupati da abusivi che prima o poi dovranno trovare un’altra sistemazione, altri come la Vettor Pisani necessitano di almeno 3.5 milioni di euro di ristrutturazioni». «Purtroppo la titolarità delle torri e dei forti non è ancora del Comune - ha commentato l’assessore al turismo e urbanistica Roberta Nesto - siamo in contatto con l’agenzia del demanio di Venezia da tempo e auspichiamo che al più presto ci sia data la possibilità di metterli in sicurezza prima e di usarli poi. Ci piace pensare che le torri telemetriche possano diventare fruibili da vari punti di vista collegandole ai percorsi ciclabili e segnalandole con segnaletica adeguata». (f.ma.)

Progetti chiusi nei cassetti, intanto i forti cadono a pezzi
la Nuova di Venezia — 06 dicembre 2008 pagina 39 sezione: PROVINCIA

CAVALLINO. La batteria Vettor Pisani, a 60 anni dalla sua dismissione, potrebbe trasformarsi in un museo storico artistico polifunzionale con tanto di tensostruttura e teatro all’aperto, negozio di gadget e di articoli locali e area ristorazione con bar e ristorante specializzato. Sull’immobile militare, ora in grave stato di abbandono dove non mancano i continui atti di vandalismo, ci sarebbero il progetto e anche gli investitori, mancano solo l’interessamento e le autorizzazioni rispettive del comune e del demanio marittimo, attuale proprietario. E’ infatti chiuso da due anni nei cassetti dell’amministrazione comunale di Cavallino-Treporti un ampio progetto, per un costo di realizzazione di circa 6 milioni di euro, commissionato dall’associazione «Forti e Musei della Costa» al corso professionalizzante progettista d’interni Enaip di Dolo. Sulla possibile ristrutturazione interna ed attivazione della storica struttura militare ormai dismessa, visto che gli esterni sono vincolati dalla Soprintendenza ai beni storici e culturali, avrebbero già puntato gli occhi da un punto di vista finanziario alcuni imprenditori ed enti della zona disposti a compiere il cospicuo investimento mettendo in rete la batteria Pisani nel percorso museale veneto degli spazi espositivi dedicati ai due grandi conflitti bellici mondiali. «La Pisani sarebbe il più immediato obiettivo di ripristino fra le fortificazioni militari - spiega l’ex sindaco Claudio Orazio, ripetendo i contenuti del suo intervento alla presentazione del libro «L’Amalfi racconta» imponente opera dello storico Furio Lazzarini - visto che è di proprietà del demanio marittimo che dipende dalla Regione. L’attuale amministrazione interessandosi al demanio marittimo e in Regione potrebbe darsi una bella mossa su questo fronte visto che il degrado di queste fortificazioni e torri telemetriche è sempre più preoccupante e potrebbe rendere sempre più difficile e costoso un restauro. Non vorrei che anche l’ultima presentazione del libro «L’Amalfi racconta» che descrive la vita di uomini e donne attorno ad un’altra grande fortificazione del litorale, fosse solo un’altra occasione per fare una passerella politica con bei propositi per abbindolare gli elettori e poi magari far cadere tutto nel dimenticatoio come sempre». (f.ma.)

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