FORTE MONTE MOLLINARY |
Pastrengo - Rivoli |
Vista del forte arrivando dall'alto
Nella zona di Rivoli Veronese in posizione sovrastante il paese di Ceraino nella valle dell’Adige a quota m. 410. Nel territorio comunale di S.Ambrogio di Valpolicella in località Monte.
Fu costruito dagli austriaci tra il 1849 e il 1852.
Armamento principale:
Cinque pezzi da 120 mm o 210 mm a retrocarica, dodici pezzi da campagna.
Armamento secondario:
Due mortai.
Pianta austriaca del forte
Cenni storici:
Fu dedicato al generale austriaco Anton von Mollinary. Durante la Guerra d’Indipendenza venne armato con venti pezzi di artiglieria di vario calibro. Dopo il 1866 ( data dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia ) fu chiamato Forte Monte; sempre in quell’anno una apposita Commissione Ministeriale, dichiarò le fortificazioni della zona, strategicamente e tecnicamente validi. Fu quindi invertita la direzione del tiro ( da sud a nord ). Venne quindi utilizzato dall’Esercito Italiano, vista la sua posizione strategica. Passo poi, dallo Stato a privati ma nel 1945 fu semidistrutto dallo scoppio, operatovi dai tedeschi in fuga, delle polveri immagazzinatevi, abbandonato, anche se recuperabile ( esisteva la proposta di trasformarlo in struttura alberghiera ), ora sembra attendere solo una frana dal sovrastante Monte Pastello.
E’ ora di proprietà privata.
Notizie sull'opera:
Costruito in conci di pietra di Sant'Ambrogio, (
rosso ammonitico ) ricavati dalle cave sottostanti, su due piani.
La fronte del forte diretta verso ovest consisteva in
una batteria frontale in casamatta, in n'adiacente batteria di fianco, a un
piano, in postazioni scoperte per artiglieria.
La batteria frontale ha al piano superiore 5 feritoie
per artiglieria sulla fronte, una sul lato destro e 2 su quello sinistro; nel
piano inferiore continua feritoie per la fucileria.
La batteria di fianco presenta 1 feritoia per
artiglieria volta a sud-est e 3 a sud-ovest. Sulla copertura di questa
batteria, che è posta al livello del cortile, potevano trovar posto dei pezzi
d'artiglieria da campagna dietro lo spalto in pietra.
Alla batteria frontale si collega, verso nord, una
postazione d'artiglieria scoperta, con spalto in pietra, per il tiro in
barbetta, e a questa un muro distaccato che, seguendo il pendio del monte, si
presenta con andamento a gradini e dispone di due postazioni d'artiglieria
scoperte e di feritoie per fucileria. tale muro, che circonda il cortile,
proseguendo forma la gola, è spezzato verso l'interno e si collega allo spalto
in pietra sulla copertura della batteria laterale.
Nella parte sud sud si trovano due postazioni
d'artiglieria scoperte. La porta è fiancheggiata da una caponiera.
Un fossato largo dai 3 ai metri, e profondo 2-3 metri, scavato nella roccia,
corre davanti al muro distaccato per tutto il suo tracciato. Sopra il
fossato di gola c'era un ponte levatoio.
Le artiglierie della batteria frontale dominavano la
prospiciente piana di Rivoli, fiancheggiavano Forte Rivoli e potevano agire
verso monte Pipolo. Quelle delle casematte e quelle poste sulla copertura
della batteria laterale controllavano la dorsale monte Pipolo - monte La Mesa,
come le propaggini nord ed est. Infine l'artiglieria posta dietro il muro
distaccato controllava il pendio verso Forte Ceraino come quello verso il
villaggio di Monte, assieme alle strade d'accesso. La
guarnigione in tempo di guerra era formata da 3/4 di compagnia di fanteria e da
95 - 105 artiglieri.
Vista del forte dall'alto
Vie d'accesso all'opera:
Da Verona si percorre la SS del Brennero e si arriva all’abitato di Fumane. Da qui ci si indirizza alla frazione di Cavalo e poi verso Vezzano. Da qui tramite una stradina sterrata si arriva all’opera.