FORTE  CERAINO           HLAWATY 

Pastrengo - Rivoli

Vista esterna del forte

 

Sorge sulla sinistra Adige su di un piccolo ripiano del Monte Pastello a quota 236 m. a dominio della sottostante ansa del fiume. Nel territorio comunale di Dolcè in località Ceraino.

Fu costruito dagli austriaci tra il 1850 ed il 1851. 

Armamento principale:

Quindici bocche da fuoco di vario calibro. 

Armamento secondario:

Due - quattro pezzi a tiro rapido.

Pianta austriaca dell'opera

Cenni storici:

Dopo il 1866 fu chiamato Forte Ceraino. Faceva parte dei forti della "Chiusa di Rivoli-Ceraino". Fu intitolato al luogotenente feldmaresciallo Johann von Hlavaty ( 1788 - 1870 ) come riconoscimento per la sua attività di architetto militare ( diresse anche la costruzione di numerosi forti di Verona e della cinta muraria ). Doveva battere la Val Lagarina verso Dolcè, il monte S. Marco ed una parte dell’anfiteatro di Rivoli incrociando il fuoco con il forte Rivoli ed il sottostante Adige. Dopo la riunione del Veneto all’Italia, fu ammodernato e migliorato cambiando la direzione del tiro ed inserendolo nel nuovo sistema difensivo realizzato verso il confine trentino dell’Impero Asburgico. Venne adibito poi a deposito di munizioni. E’ stato da pochi anni dismesso dall’esercito Italiano e veniva usato dalla Forestale. 

Notizie sull'opera:

La pianta è irregolare per adattarsi alle asperità del terreno roccioso. Come tutti i forti coevi è costruito interamente in pietra. E’ dotato di una recinzione esterna che racchiude a Nord le cannoniere in casamatta protette da uno strato di terra battuta spesso oltre due metri, mentre a Sud si trova il ridotto a forma di parallelepipedo. All’interno vi sono grandi cisterne per l’acqua piovana raccolta con un sistema ingegnoso di canalizzazioni e pozzetti dalle coperture e dai piazzali.

Esso consiste, nella fronte, in una batteria in casamatta diretta contro la valle dell'Adige.  Sulla fronte sono visibili 8 feritoie d'artiglieria, delle quali le quattro a sinistra sono alla stessa altezza le quattro a destra sono attigue ma  a un'altezza diversa.
Il fianco consiste in due parti, tra loro collegate da un muro distaccato, ad andamento non lineare e munito di feritoie.  La parte nord è costituita da una batteria in casamatta con una feritoia per artiglieria diretta verso nord-ovest e quattro verso ovest; la parte sud, anch'essa in casamatta, che pro
segue sul fronte di gola dietro un angolo a destra, rivela due normali feritoie per artiglieria rivolte verso ovest.

La gola consiste nella prosecuzione della casamatta laterale, che presenta due feritoie per fanteria, e quindi nel blockhaus di gola e contemporaneamente in un muro distaccato, esternamente non lineare ad esso collegato, munito di feritoie.  Un'ultima muraglia è adattata alla ripida parete rocciosa, che completa la chiusura di gola, e prende d'infilata l'interno.
Il blockhaus di gola, in pietra e casamattato, presenta al piano terreno ininterrottamente feritoie per fucile e dispone di una costruzione di fiancheggiamento che contiene la scala che porta alla terrazza superiore.  La terrazza è fornita di un parapetto con feritoie.  Nel blockhaus di gola c'è un magazzino di munizioni.

Un fossato largo circa 5 metri e profondo da 3 a 4 sulla fronte e sul fianco, più stretto invece in corrispondenza della gola e meno profondo, scavato nella roccia, circonda il forte.  Il fossato è fiancheggiato sulla fronte e sul fianco da un cofano posto sullo spigolo sinistro, tuttavia serve prevalentemente di protezione, mediante le feritoie per fucileria, alla parte frontale.
All'entrata, sul fossato di gola, c'era un ponte levatoio.

La guarnigione del forte, in tempo di guerra, poteva variare da 1/2 a 3/4 di compagnia di fanteria e da 100 a 115 artiglieri.

Pregevoli e ben studiati sono alcuni particolari architettonici che ne fanno un’opera dalle suggestioni artistiche. Merita una citazione anche la strada militare d’accesso all’opera. Parte dall’abitato di Ceraino ed è tuttora in ottime condizioni ( il tratto che dal forte risale al sovrastante forte Monte è invece in abbandono e quindi in pessime condizioni ). Questa strada , di tracciato ardito, è stata intagliata nella roccia viva e solidi muri di sostegno sono presenti nei tornanti e nelle numerose piazzole.

Il cortile interno del forte

 

Vie d'accesso all'opera:

Dall’abitato di Ceraino si può percorrere la ex-strada militare che porta al sovrastante Forte Ceraino.

 

 

 

 

Foto degli interni di agosto 2012

Foto degli esterni di agosto 2012

Foto dei particolari di agosto 2012