Forte San ZENO - Werk Radetzky |
Forti prima cerchia |
Una vecchia foto dell'opera
Nella prima cerchia di forti staccati del " campo trincerato ". Sul ciglione, vicino alla strada ferrata per il Tirolo, circa alla stessa distanza dalla strada per Peschiera e dall’abitato di S. Massimo.
Fu costruito tra il 1848 e il 1850.
Armamento principale:Dodici cannoni.
Cenni storici:Dopo il 1866 fu chiamato Forte S. Zeno. Nel 1859 conteneva oltre i locali necessari alla guarnigione ed ai servizi generali, quelli destinati al comando del settore. Era destinato a battere il settore tra la strada per Peschiera e quella da S. Massimo e Lugagnano. Dopo il 1859 fu disarmato e rimase in tale stato anche durante la campagna del 1866. Rimase integro fino all’ultima guerra; fu poi denudato di tutte le opere in terra. Resistono ancora, la strada d’accesso ed il corpo principale costruito interamente in laterizio. Attualmente tutte le aperture ( escluse le feritoie ) sono state murate e non è quindi possibile accedere all'interno.
Pianta dell'opera Notizie sull'opera:Il generale Licknowsky chiese al Maresciallo Radetzky di accordare il permesso di dare il suo nome. E' un’opera in muratura su pianta poligonale di tipo chiuso. Questo forte, che per la sua posizione più elevata era il capo gruppo dei forti adiacenti, dal Walmoden al D’Aspre. Poteva ospitare una guarnigione di circa 60 uomini.
E’ questo uno dei pochi forti in cui il " paramano " delle murature è in mattoni di cotto anziché in conci di tufo come nella maggior parte dei forti veronesi ma è interessante osservare, sotto l’aspetto esecutivo, la perfetta regola d’arte muraria e l’accurata finitura degli architravi, degli stipiti, delle scale e di tutti gli elementi in pietra viva
L'opera ai nostri giorni
Vie d'accesso all'opera:
Dal centro di Verona ci si porta direttamente in via del Fortino, dove nel piazzaletto sito alla sommità di una breve salita, si trova l'opera.