Forte CA’ VECCHIA - Werk Cā Vecchia

Forti seconda cerchia

Pianta dell'opera

 

Nella seconda cerchia di forti staccati del " campo trincerato ". Sorgeva in prossimitā dell’Adige a circa 1200 metri dall’abitato di Palazzina che sorge lungo la strada per S. Giovanni Lupatoto.

Fu costruito in tutta fretta nel 1866 nell’arco di 90 giorni, impiegando 350 soldati del genio e 1400 operai civili.

Armamento principale:

Poteva ospitare fino a trenta bocche da fuoco.

Cenni storici:

Dopo il 1866 fu chiamato Forte Garofalo. Fu armato in tutta fretta con artiglierie del parco di riserva, con 31 bocche da fuoco di vario calibro, di cui 9 rigate, destinate a battere una profonda e vasta zona di pianura di destra e di sinistra d’Adige e con la magistrale su S. Giovanni Lupatoto. Il forte rimase in efficienza per vari anni dopo il 1866 e fu citato ad esempio per le sue linee e per i moderni accorgimenti introdottivi dal Tunkler. Da pochi anni č scomparso perché demolito per la costruzione dell’ autostrada per Venezia.

Notizie sull'opera:

Anche questo č un forte di tipo classico, a pianta trapezoidale che pur discostandosi nella poligonale di base dal Cā Bellina, possiede come questo una caponiera alla capitale, due ai fianchi ed una sistemazione difensiva bastionata sul fronte di gola leggermente ripiegata a tenaglia.

Seppure eseguito in parte con i criteri dell’opera campale, per la costruzione di questo forte oltre che armature in legno e gabbioni fascinati, fu impiegato, per la prima volta nella storia delle fortificazioni, il conglomerato cementizio in alcune coperture a volta. Particolarmente notevole in questo forte, come nel forte Cā Bellina, č il " traversone " costruito completamente in terra e che segue la magistrale tagliando in due parti il piazzale, nonché lo stesso terrapieno che chiude il fronte di gola costituendo il " paradorso "; caratteristiche peculiari ambedue delle opere progettate dal Tunkler nell’ultimo periodo.

In ambedue questi forti sono molto sacrificati i locali per il ricovero e per le esigenze di vita della guarnigione essendo stati realizzati con le caratteristiche delle opere campali. Nello spazio intermedio tra questo forte ed altri della zona, esistevano delle batterie campali ( armate con quattro pezzi da 120 mm. a canna liscia ) defilate con terrapieni e parapetto in palizzata od anche in muratura e con riservette protette mentre per l’alloggiamento delle truppe furono innalzate, in ubicazione per quanto possibile defilate, delle baracche in legno.

Vie d'accesso all'opera:

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