Floriani Pompeo

Nato nel 1545 e morto nel 1600, che uso fra i primi la tanaglia, sicché si ritiene che da lui l'abbia presa poi il Vauban. Nel suo tracciato si osservano ancora dei piccoli bastioni, con doppi fianchi casamattati assai ben disposti, ed alla controscarpa un doppio cammino scoperto. Combatté a Lepanto sotto Mario Sforza di Santa Fiora, seguì nel 1573 l'armata spagnola all'impresa di Tunisi ed ebbe incarico da Antonio Doria di studiare alla bocca di Porto Farina un forte destinato ad assicurarne il possesso, con che, secondo il Doria stesso, la flotta Turca non avrebbe, per cento miglia di spiaggia, trovato alcun ricovero.

Il Floriani propose un'opera di pianta esagona, non però equilatera, munita verso la campagna di quattro baluardi aventi ciascuno un cavaliere alla gola. Tutta l'opera veniva rafforzata contro la marina e verso lo stagno di Tunisi, da due bastioncini, ovvero ridotti. Tornato il patria nel 1574, Pompeo Floriani distendeva sulle opere difensive della Goletta di Tunisi e di Malta due "discorsi" che segnano un passo importante nello svolgimento dell'arte nuova.

Gli avvenimenti previsti dal Floriani nel "Discorso della Goletta et del forte di Tunisi", mandato in luce nel maggio 1574, ebbero a compiersi nell'agosto e nel settembre dell'anno stesso.