Mougin

Francese, lasciò il servizio militare e divenne poi ingegnere dello stabilimento Saint-Chamond. Propose, dapprima un tipo di casamatta corazzata fissa, e verso il 1875 casamatte girevoli di ghisa indurita, simili a quelle Gruson, e furono costruite per la massima parte dalle officine Chatillon et Commentry dal 1877 in poi, per i forti di Parigi e della frontiera. Nel 1898 se ne contavano venticinque installazioni.

Nel 1885 partecipò al concorso aperto dal governo rumeno per la provvista di cupole metalliche che dovevano essere poste nelle fortificazioni di Bucarest, in corso di costruzione. L'altro concorrente era il Gruson, che presentava un progetto dello Schumann. Le prove si tennero al poligono di Cotroceni presso Bucarest nell'inverno 1885-86.

Dopo le varie prove effettuate, nessuna dei due tipi venne scelta ma, fu affidata la commessa alla Saint-Chamond  che fornì una nuova cupola modificata che univa i pregi ed cercava di eliminare i difetti delle due cupole testate. Tale cupola venne poi usata anche in parecchi forti francesi.

Per garantire l'accesso sicuro all'opera fortificata, il Mougin propose un accesso caratteristico. Esso è costituito da un pozzo corazzato fornito di un elevatore e di una scala meccanica a chiocciola. Il pozzo è collocato all'esterno del grande blocco di calcestruzzo, con il quale comunica per mezzo di una galleria sotterranea. Il pozzo è coperto da una piastra di corazzatura spessa 20 cm, facente sistema con la scala, in modo che scala e piastra possono muoversi, per mezzo di uno stantuffo idraulico in senso verticale per una corsa di m. 2.00, nell'intento di smascherare. Lungo la galleria sotterranea di collegamento sono disposte numerose insidie, nel caso che l'ingresso del pozzo sia sorpreso o forzato; ed in fine, il passaggio dalla galleria ai locali sotterranei del forte è chiuso da una porta, difesa con una o due mitragliatrici.

Fu fautore della teoria dei Campi trincerati ad opere permanenti corazzate e batterie mobili sopra strade ferroviarie per la difesa degli intervalli. Costituisce la linea di cintura della piazza con una serie di forti corazzati distanti da 2 a 6 km l'uno dall'altro, destinati a formare i punti d'appoggio della difesa, tanto contro gli attacchi di viva forza, quanto contro le operazioni dell'assedio regolare.

Le opere permanenti, o punti d'appoggio, sono completamente di calcestruzzo, senza fosso, con l'armamento sotto corazza. Ogni opera consta di un gigantesco masso, largo 30-40 m. incastrato per una decina di metri nel terreno naturale, sul quale non si eleva più di 4-5 metri. Esternamente tale massa presenta la forma di calotta ellittica e quindi non offre alcun spigolo saliente. Tre cupole girevoli armate ciascuna di due cannoni da 155 mm. ne occupano la parte centrale, e sono circondate da quattro piccole torri a scomparsa per due cannoni revolver da 37 mm. o per due mitragliatrici ciascuna. Infine, in punti convenientemente scelti, si trovano tre osservatori corazzati. Due di questi permettono l'osservazione del terreno e le trasmissioni ottiche, il terzo, oltre a poter essere usato da un osservatore, fa da alloggiamento ad un proiettore elettrico per illuminare il terreno tutto attorno all'opera. Ciascuna cupola e ciascun osservatorio comunicano tra di loro tramite locali sotterranei protetti da uno strato di calcestruzzo di 6 m.. L'accesso all'opera è costituito da un ponte corazzato, con un elevatore ed una scala meccanica a chiocciola , collocato all'esterno del grande blocco di calcestruzzo, col quale comunica per mezzo di una galleria sotterranea, difesa da corpi di guardia, tagliate, trabocchetti e simili.

 

 

 

Il Mougin dimostra che un campo trincerato secondo la sua proposta costa meno della metà di un altro tipo normale con opere ordinate a cielo scoperto, ed il presidio occorrente è pure di gran lunga minore, perché ogni opera non richiede che 40-50 uomini, e per il servizio delle artiglierie mobili basta una forza molto inferiore a quella necessaria per costruire, servire e difendere le batterie intermedie nei fronti staccati.