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Provincia di Venezia |
Vista aerea dell'opera
In località San Nicolò del Lido sull'omonimo Lido Venezia.
La costruzione fu avviata nel 1912.
Armamento principale:
Sei obici da 280/L disposti in barbetta su piazzole semicircolari.
Cenni storici:
Fu così chiamata in onore del comandante supremo veneziano che nel giugno del 1380 sconfisse la flotta genovese di Pietro Doria, nella guerra di Chioggia.
Faceva parte del " Gruppo Quattro Fontane " comandato dal Tenente Colonnello De Benedetti.
Fu in servizio durante la Grande Guerra, vi era dislocata la 6a Compagnia E.P., 5° Regg. Art. Fortezza.
Notizie sull'opera:
Si tratta di struttura particolare nel panorama italiano delle fortificazioni (nel litorale del Cavallino cè la gemella Vettor Pisani, la Morosini in zona Malamocco e a Sottomarina la Penzo). E composta da un corpo centrale lungo oltre m. 80 su di un unico piano, due torrette alte circa 8-9 m. e due ali laterali di altri m. 30 ciascuna con una terrazza su di una parte di essa, dove erano collocati gli impianti telemetrici e di osservazione.
Come già detto la descrizione dellopera risulta difficile, si rimanda quindi alla piantina allegata. Il corpo centrale è costruito in conglomerato cementizio mentre per le ali sono stati usati anche mattoni. Tutti i soffitti sono a volta con intonaco. In questopera non cè nessun richiamo architettonico, a parte i due pilastri del cancello. Un muro di recinzione avvolge lopera nella parte anteriore e si collega alle due estremità delle ali.
Nel muro ci sono molte feritoie verticali per la difesa ravvicinata dellopera. La batteria si trova oggi in zona privata e può essere visitato solo con il permesso dei proprietari
Segnaliamo anche la Batteria Saint Bon a Taranto e la Batteria di Torre Cavallo a Brindisi.
Vie d'accesso all'opera:
Dopo essersi portati al Lido di Venezia si deve cercare di entrare in una proprietà privata dove insiste oggi la batteria.