Tagliata del PONALE - Strassensperre Ponale

Provincia di Trento

Sita sull'omonima strada che collega Riva con la Val di Ledro.

L'inizio effettivo dei lavori avvenne nel 1904 e si protrasse fino alla fine del 1905. Ampliamenti furono eseguiti nel 1911 e nel 1916.

Armamento Principale:

Cannoni in postazione fissa di calibro non specificato.

Armamento Secondario:

Alcune mitragliatrici.

Cenni storici:

La strada del Ponale, con le sue serpentine a superare l'omonima forra con l'ardito tratto quasi interamente scavato nella viva roccia a perpendicolo che la collega a Riva, è, dall'800 in poi, l'unica via di collegamento con la Val di Ledro e le Giudicarie. Per la città rappresenta quindi per parecchi decenni l'unica porta verso occidente tra le incombenti vette che la cingono a sera e per questo tanto più vitale per la sua sicurezza ed economia.

Già nel 1865, compare nella ricognizione del capitano Riedl, la proposta di costruire una batteria presso il primo tornante della strada del Ponale. Negli anni '80, la tagliata risultava costituita da un portone a chiusura della strada posto all'imbocco sud del terzo tunnel e da una postazione di fanteria aperta sopra le "Sette" a spazzare lo sbocco della strada dalla gola denominata più tardi Defensionmauer.

Ma il documento che segna la nascita della tagliata con le forme attuali è del 1897. La Commisions Protokoll vom 20, Juni 1897 Praes. N. 1516 ex 1897, presieduta dall'ispettore dell'artiglieria da fortezza e direttore dei lavori di fortificazione del 14. Corpo per il Tirolo, stanziava 40.000 corone per la Ponalestrassensperre.

Diversi contenziosi tra il comune di Riva ed il Genio furono causati dai vari lavori, previsti ma non sempre effettuati nell'ambito della tagliata del Ponale. Il motivo prevalente di tali contenziosi era quello dei rimborsi per gli espropri.

Notizie sull'opera:

E' chiamata anche Forte Teodosio. Direttore di parte dei lavori di ampliamento della tagliata fu il ten. Oskar Benda1 e, nell'ultima fase, il ten. Alexander Ottopal2. La tagliata si articola in una serie di costruzioni in gran parte all'aperto con le varie funzioni di difesa, ricovero e deposito. Successivamente, gli ampliamenti le faranno assumere una conformazione ramificata ricavata da stretti passaggi intervallati da ambienti in roccia. Nel 1909 la tagliata era così composta:

a. da un corpo di guardia-Wachhaus a prova di granata con difesa affidata a fucilieri a sud del 2° tunnel con azione sull'area antistante l'imbocco. Era formato da un vano principale centrale con brande e cucina (con sottostante cisterna per l'acqua dalla capacità di 6.7 mc). Due corpi minori laterali, in cui, quello di destra aveva anche la funzione di stazione ottica e la latrina era posizionata vicino all'entrata. La costruzione era in calcestruzzo armato con la copertura rinforzata da putrelle in ferro per uno spessore complessivo di 90cm. Esternamente era stata impermeabilizzata con uno strato di catrame a caldo. Durante i lavori di ampliamento avvenuti nel 1911 sono state apportate diverse modifiche.

b. il 2° tunnel stesso chiuso alle estremità da due portoni.

c. una costruzione fuori terra con le caratteristiche del Blockhaus a nord del 2° tunnel per l'alloggio-Unterkunftsgebaude. Di forma e dimensioni simile al corpo di guardia del Buco di Vela.

d. una postazione per la fanteria aperta all'esterno poco a est della galleria.

Nel 1911 viene approvato il progetto per una postazione corazzata per mitragliatrici ricavata in casamatta rocciosa per impedire attacchi ravvicinati e azioni sul rovescio della tagliata. Nel 1908, la guarnigione risultava formata da due ufficiali e 72 uomini ( 58 di fanteria, 10 artiglieri, 2 zappatori e 2 telegrafisti). Progettista e direttore dei lavori fu il capitano Lippmann già autore del forte Carriola e della batteria Bellavista. Tale postazione era dotata di uno scudo corazzato sul lato orientale della strada e agiva con fuoco incrociato con la Wachhaus poco più a sud distante in linea d'aria 80mt. Sempre nel 1911 venne deciso di abbandonare la postazione d. e vengono costruite due postazioni più spostate sulla verticale del tunnel rivolte a nord e sud con un piccolo vano-ricovero tra le due di 3x3mt e un posto di osservazione. Ancora nel 1911 si provvide a rinforzare le difese con reticolato verso il forte Garda e la batteria Nord.

Ma il momento in cui la tagliata sarebbe diventata un vero e proprio forte blindato arrivò nel 1916. Dalle planimetrie dell'opera, si coglie l'ampio sviluppo e può essere quasi paragonato al forte Pozzacchio o ad altri lavori estesi in galleria come quelli effettuati nel Calisio o in altre zone nei dintorni di Trento. Furono ricavati magazzini per le munizioni dietro ad ogni singola postazione; un corridoio le collegava tra di loro e tra i vari locali di servizio e alloggio. Anche tutti gli ambienti: centrale telefonica, infermeria, cucina, latrine etc. erano costruiti in galleria. Una lunghissima scalinata collega la sezione di sinistra con la quota inferiore verso il lago.

Vie d'accesso all'opera:

Dal centro di Riva ci si porta in direzione destra lago e si arriva al portone d'ingresso della tagliata.

 

 

Note

1) Benda Oskar nasce il 08-04-1878 a Esperies in Ungheria. Tenente nel 1904 frequenta il corso del Genio a Vienna; nel 1905 dirige i lavori per la testa di ponte Vienna-Tullin. Nel 1906 a Cattaro segue i lavori per la fortificazione di Vermac; nel 1907 a Bressanone è ufficiale per lo sbarramento di Fortezza. Dal 10-03-1908 alla direzione del Genio di Riva in qualità di Objektoffizier per le opere del Ponale, San Nicolò e Nago e dal 1° di novembre dello stesso anno estesa a tutte le opere della fortezza. Esegue i lavori tacheometrici per 5 emplacement in Val d'Adige, Vallarsa e Pasubio. Capitano dal 01-11-1909 e, dopo una breve parentesi a Klagenfurt ritorna a Riva del Garda dove si occuperà del trasporto delle corazze al forte Carriola. Curerà inoltre la definizione delle aree di divieto di fabbrica attorno alle opere per gli sbarramenti di Riva e Lardaro.

Dal 1911 a Sarajevo diverrà maggiore nel 1915 e tenente colonnello nel 1917. Sarà decorato con la croce militare al merito di 3a classe per il suo comportamento di fronte al nemico e il grande lavoro svolto nei Balcani con la 6a Armata.

2)