SAN NICOLO' |
Provincia di Trento |
Foto d'epoca del forte (da La Valle di Ledro nella Prima Guerra Mondiale)
Ai piedi del monte Brione nel lato di Riva del Garda.
Venne costruito verso il 1870.
Armamento principale:
Quattro cannoni da 150 mm.
Armamento secondario:
Quattro cannoni da 90 mm. Mod. 75 in cannoniera minima.
Cenni storici:
Apparteneva alla prima generazione dei forti eretti dal Genio Austriaco in trentino. Era al centro di un vasto campo trincerato che partiva dal Ponale e si estendeva sino al forte di Nago. Tale campo si collegava, risalendo la val di Ledro, al forte Carriola e agli altri del gruppo dello sbarramento delle Giudicarie, tramite opere campali. Nel biennio 1911/1912 fu sottoposto ad ampliamento (fu aggiunto un corpo) e riammodernato. Durante la sistemazione urbanistica di Riva, fu parzialmente distrutto. Esiste ancora una modesta costruzione sul lato orientale del porto turistico.
Notizie sull'opera:
Costruito in casamatta, in origine di pietra, su due piani e poi rinforzato con calcestruzzo armato durante l'ammodernamento. Essendo stato concepito anche come tagliata stradale per il traffico tra Riva e Torbole, aveva un portone di ferro che chiudeva la carrozzabile. Nella facciata fronte lago presentava sei feritoie nel piano terreno e due cannoniere; quindici feritoie invece,al primo piano. Intorno alla costruzione, altre feritoie erano presenti per favorire la difesa ravvicinata. Due caponiere esistevano verso linsenatura di Riva. Una mitragliatrice, sotto cupola di pietrame, era puntata verso Torbole. In un secondo tempo fu dotato di riflettori per illuminare di notte le acque del lago. Il litorale, dalla foce del Varone al forte San Nicolò, era protetto dietro i canneti da un camminamento intervallato da postazioni per mitragliatrici e riflettori. Tale camminamento proseguiva per la dorsale del Brione scendendo a nord verso Grotta-Sant'Alessandro; qui sulla piana intercettava la rotabile e la ferrovia Mori-Arco-Riva dove vi era un importante punto fortificato denominato Trincerone di San Tommaso1. La scelta dell'armamento formato dai cannoni da 150 mm. era motivata dal fatto che sulla superficie del lago era più opportuno ed efficace un tiro teso piuttosto di uno arcuato.
Altra vista oggi
(Andrea Barban)
Appena sopra il forte, lungo il bordo del Monte Brione esisteva la prima Batteria Mortai (detta anche sud Batterie), armata con quattro mortai da 30 cm. puntati sulla strada del Ponale.
Vie d'accesso all'opera:
Partendo da Riva del Garda in direzione di Torbole, immediatamente prima della galleria, sulla destra, quasi appoggiato ai primi contrafforti del monte Brione.
Note
1) La linea di difesa piegava poi verso sera con i punti d'appoggio Ceole e Deva presso Varone, da qui proseguiva con "la Cittadella" del Tombio chiudendo a sud-ovest sullo sbarramento naturale di cima Rocchetta. Da quest'ultimo punto proseguiva il fronte che seguiva le creste e le vette dei monti che a nord chiudono la Val di Ledro: cina d'Oro, monte Pari