Menno Van Coehorn

Il barone Menno van Coehorn.fu il più importante ingegnere olandese dell'età moderna. Nacque a Leeuwarden, 15 settembre 1641 e morì a Wijkel, 17 marzo 1704. Fu contemporaneo del Vauban.

Si ispirò principalmente all'opera del suo conterraneo Freytag, alle teorizzazioni di Albrecht Dürer, e ad altri ingegneri tedeschi, come Daniel Speckle. In generale però raccomandò sempre di adattare i principi alle necessità del singolo sito, piuttosto che intestardirsi a produrre tracciati teorici geometricamente perfetti. Lungo tutta la sua carriera non esitò mai ad allontanarsi dai suoi stessi precetti quando si trattava di casi particolari come a Groningen. Il successo delle sue idee è testimoniato dalle successive riedizioni di Nieuwe Vestingbouw in olandese (numerose a partire dal 1702), In inglese (Londra, 1705), francese (Wesel, 1705), e tedesco (Düsseldorf, 1709).

Nella Guerra della Grande Alleanza (1689-1697) Coehoorn era brigadier generale. Si distinse nuovamente nel corso della Battaglia di Fleurus (1690), e nel 1692 diresse la difesa di Namur, di cui aveva progettato le difese. Namur fu conquistata da Vauban; ma l'ingegnere olandese ebbe la rivincita tre anni dopo, quando sotto il suo comando la stessa cittadella, di cui Vauban aveva ulteriormente accresciuto lo sviluppo secondo il suo sistema, fu ripresa dopo due mesi di assedio. Coehoorn fu nominato tenente generale e ispettore generale alle fortezze dei Paesi Bassi, e tenuto in grande stima non solo dai suoi compatrioti ma da tutti gli stati della Germania settentrionale. Comandò un corpo d'Armata nell'esercito di Marlborough fra 1701 e 1703, e negli incessanti assedi e controassedi che caratterizzarono la guerra nei Paesi Bassi la sua competenza tecnica fu della massima importanza. La rapida sottomissione della cittadella di Bonn e l'assedio di Huy del 1703 furono il coronamento della sua carriera. All'apertura della campagna successiva morì per un attacco apoplettico a Wijkel mentre si recava ad una conferenza con Marlborough.

Il suo primo sistema fu applicato in numerosi luoghi dei Paesi bassi, tra cui Nijmegen, Breda e Bergen op Zoom. Mannheim in Germania fu fortificata da altri ingegneri seguendo i suoi schemi, mentre il suo secondo sistema fu applicato a Belgrado e Temesvar nei Balcani.

Dopo il 1700 viene realizzata, su suo progetto, la linea Helpman per proteggere la città di Groningen verso sud. E' composta da una serie di tenaglie conformate alla gola a fronte bastionato. Dai fianchi degli angoli rientranti si sviluppa una difesa che fiancheggia il fosso acqueo, oltre il quale vi è la strada coperta. A questa fortificazione di Coehorn è stato dato il nome si sistema di Groningen. Fra la linea Helpman e le mura urbane rimane circoscritta una vasta area soggetta a rigidi vincoli militari, in cui viene congelato per un certo tempo lo sviluppo urbanistico della città civile.

 I suoi principi sono esposti in un opera pubblicata nel 1687 dal titolo: Nieuwe Vestingbouw e possono così riassumersi:

1° all'ostacolo dei fossi acquei, che tende ad immobilizzare la difesa, conviene aggiungere quello procurato da zone asciutte che favoriscono i contrattacchi;

2° si deve restringere quanto si può lo spazio dove il nemico può costruire le controbatterie rivolte alle opere fiancheggianti e le batterie di breccia;

3° i fianchi debbono essere molto estesi e potenti e ben coperti dalle opere esterne;

4° le murature debbono essere sottratte alla vista dell'avversario.

E' rimasto notevole nella storia della guerra degli assedi il metodo d'attacco dell'olandese Coehorn, fondato sull'impiego, in larga scala, dei tiri arcati eseguiti con un enorme numero di piccoli mortai portatili (mortai di Coehorn), il quale metodo non differisce essenzialmente dall'assedio speditivo o abbreviato suggerito, più di due secoli dopo, dal Von Sauer.

L'azione quasi nulla dei mortai lisci di quell'epoca impedì che il procedimento di Coehorn, d'esito incerto e troppo sanguinoso, prendesse posto tra i sistemi pratici di espugnazione.