Voorduin

Illustre ufficiale dell'esercito olandese. Fu fautore (assieme al Rocchi, Brialmont, Laurent, Schott, Deguise e Leithner) dei campi trincerati con cintura di opere staccate permanenti grandi e piccole, e batterie permanenti ed occasionali negli intervalli.

In un suo scritto intitolato: Progetto di un forte secondo le attuali esigenze, del 1887, propose le sue idee per un campo trincerato. Il forte da lui proposto ha un fronte esterno, uno di gola, e due fianchi (lunghi appena 12 m.). Il fronte esterno si compone di due facce formanti tanaglia molto ottusa, al cui vertice è posta una cupola per due cannoni di medio calibro. Dietro alla cupola trovasi una batteria corazzata, avente tracciato di caponiera trapezia, le cui pareti sono formate da grossi ritti di ghisa, forniti di scanalature, nelle quali sono disposte delle piastre di ferro inclinate a 55° con l'orizzonte. I Ritti sporgono in fuori dalle piastre, e la parte sporgente, arrotondata, è indurita. Questa batteria, coperta di piastre piane di ferro, è armata di sei cannoni di medio calibro, tre per fianco.

La cupola è protetta da una massa di calcestruzzo, nel cui interno sono ricavati tutti i locali necessari.

Per costituire una linea di forti, il Voorduin propone di collocare le opere permanenti ad intervalli di 2 km tra loro e su di un perimetro di 8 km di raggio.